Compiti, obblighi e responsabilità oltre ai requisiti dell’amministratore di condominio.
L’amministratore di condominio è un professionista, tra i suoi compiti si deve occupare della gestione amministrativa dei beni comuni del condominio e della esecuzione delle delibere dell’assemblea condominiale.
La professione di amministratore di condominio è una professione non regolamentata e non esiste un albo amministratori di condominio anche se ci sono migliaia di associazioni di amministratori di condominio con un elenco dei propri iscritti.
Requisiti per diventare amministratore di condominio
I requisiti richiesti per diventare amministratore di condominio sono di due tipi: requisiti di onorabilità e requisiti professionali.
Tra i requisiti di onorabilità si segnalano i seguenti:
- godere dei diritti civili;
- non essere stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio; per delitti non colposi per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni;
- non essere stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo riabilitazione;
- non essere interdetti o inabilitati;
- non essere annotati nell’elenco dei protesti cambiari.
La perdita di uno dei requisiti di cui ai numeri da 1 a 5 implica la cessazione dall’incarico rendendo proprio nulla ed inesistente la nomina.
I requisiti professionali sono:
- aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;
- aver frequentato corsi di formazione, iniziale e periodica. Tali corsi hanno una durata minima di 72 ore (di cui 48 di teoria e 24 di pratica). Ci sono poi i corsi per la formazione periodica la cui durata minima è stabilita in 15 ore. Tra le materie previste ci sono: amministrazione condominiale, sicurezza degli edifici, regolamenti condominiali, diritti reali, contratti, tecniche di risoluzione dei conflitti, uso degli strumenti informatici.
I requisiti professionali non sono richiesti:
- qualora l’amministratore sia nominato tra i condomini;
- per coloro che hanno svolto l’attività di amministratore di condominio per almeno un anno nell’arco dei tre anni precedenti alla data del 17 giugno 2013, fatto salvo l’obbligo di formazione periodica.
Compiti dell’amministratore di condominio
Il compito principale dell’amministratore di condominio è quello di applicare le delibere dell’assemblea e curare l’osservanza del regolamento di condominio.
Tra gli altri compiti attribuiti a chi esercita la professione di amministratore di condominio si segnalano i seguenti:
Adempimenti fiscali:
- tenuta della contabilità;
- evasione eventuali richieste degli Uffici finanziari in relazione a dati, notizie e documenti relativi alla gestione condominiale;
- comunicazione annuale all’anagrafe tributaria dell’ammontare dei beni e servizi acquistati dal condominio e i dati identificativi dei relativi fornitori;
- effettuazione della ritenuta d’acconto Irpef sui pagamenti effettuati dal condominio, nonché sui compensi professionali percepiti dallo stesso amministratore;
- comunicazione annuale all’anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese di ristrutturazione effettuate sulle parti comuni condominiali;
Tenuta dei registri obbligatori:
- registro dell’anagrafe condominiale contenente tutti i dati anagrafici e fiscali dei condomini, la sussistenza di eventuali diritti reali e di godimento nonché i dati catastali delle singole unità immobiliari;
- registro di contabilità (anche informatico) dove sono annotati i movimenti di cassa sul conto corrente dedicato al condominio.
Sono, inoltre, previste le seguenti ulteriori attribuzioni:
- conservazione di tutta la documentazione inerente la gestione del condominio ed i rapporti con i singoli condomini;
- consegna al condomino che ne faccia richiesta dell’attestazione dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso;
- convocazione dell’assemblea dopo la redazione del rendiconto annuale della gestione entro 180 giorni per l’approvazione.
Quali competenze deve avere di fatto un bravo amministratore di condominio?
- Competenze in ambito amministrativo e contabile
- Conoscenza approfondita delle leggi del codice civile e delle norme che regolano la gestione degli stabili
- Conoscenza della normativa sulla sicurezza degli impianti
- Padronanza dei software per l’amministrazione condominiale professionale
- Capacità organizzative e gestionali
- Ottime capacità relazionali e comunicative
- Abilità di negoziazione e di mediazione
Conclusioni:
L’amministratore di condominio è una professione complessa, stressante ed articolata in quanto il professionista deve avere competenze trasversali. Deve avere prima di tutto una spiccata capacità di problem solving, capacità di lavoro in team e soprattutto sotto pressione in quanto ogni giorno sono diverse le emergenze al quale lo studio deve far fronte.
Per far si che la gestione di uno stabile proceda senza intopppi c’è la necessità che l’amministratore di condominio abbia la capacità di relazionarsi con i condomini ed avere un potere contrattuale con i fornitori.
Fondamentale è avere la disponibilità economica per far fronte alle spese e per fare questo l’ufficio contabile deve essere strutturato e puntuale.
Anche se l’amministratore di condominio dovrebbe come opera principale compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio di fatto oggi è molto più articolato e complicato in quanto la gestione del condominio non è più la gestione dei beni comuni ma delle relazioni con le persone con le loro particolarità, peculiarità e condizioni economiche.