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IMU: cosa rischia chi rimanda il pagamento

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L’acconto Imu è una manciata di giorni e chi non ce la fa comincia a preoccuparsi veramente. Per questo cominciano ad apparire i primi suggerimenti (un po’ ai margini della legalità) per evitare l’appuntamento, rimandandolo tra sei mesi o addirittura un anno. La prima soluzione è quella più semplice e praticamente senza conseguenze per il contribuente mentre ne soffre l’erario, la seconda è più impegnativa dal punto di vista burocratico. Ambedue cominciano a circolare tra contribuenti per i quali qualche migliaia di euro, ora, può veramente fare la differenza.

Rimandare di sei mesi si può, spiega Daniela Santanchè, deputato Pdl che suggerisce questo escamotage nell’attesa che nuovi Governi o nuove maggioranze mutino orientamento sull’esistenza stessa dell’imposta: «In realtà, dato che il 18 giugno si paga l’acconto e chi commette errori nel calcolo non rischia né sanzioni né interessi, è sufficiente pagare un importo minimo, anche 20 euro, preoccupandosi poi di saldare l’imposta con precisione alla scadenza del saldo, il prossimo 17 dicembre. Di fatto, si tratta di un rinvio senza conseguenza, dato che il minor versamento non può essere considerato che un errore».

Daniela Santanchè, però, punta direttamente al rinvio di un anno, cioè a dopo elezioni, nella speranza che soluzione passi per la politica. «La legge ci consente di pagare fra un anno la prima rata dell’Imu, usufruendo del cosiddetto “ravvedimento operoso”, con una sanzione ridotta del 3,75% e gli interessi legali., attualmente del 2,5 per cento annuo. Se per esempio la prima rata è di 50 Euro, fra un anno pagheremo 53,13 Euro. Sospendiamo dunque il pagamento dell’Imu, nella speranza e nella convinzione che sia il governo, questa volta, a ravvedersi, cancellando per sempre la tassa sulla prima casa». Naturalmente questa soluzione non è alla portata di tutti: il rinvio costerà, in sostanza, il 6,26% annuo, certamente meno di un prestito personale fatto per tamponare un esborso magari troppo forte, ma il ravvedimento operoso richiede comunque una certa dimestichezza con il modello F24 che non tutti possiedono.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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