Tares e Imu prima casa: ecco quanto costeranno nel 2013

tares e imuTares e Imu sono i due principali “incubi fiscali” per tutti i proprietari immobiliari. Ma quanto costeranno la nuova tassa sui rifiuti e sui servizi, e l’Imu, in un 2013 che è stato ampiamente preannunciato come un esercizio di ulteriore salasso economico?

IMU

Partiamo da un dato fondamentalmente noto. Secondo le stime compiute dall’Agenzia delle Entrate, nel corso del 2012 l’Imu sulla prima casa ha pesato sulle tasche dei proprietari immobiliari per circa 225 euro: per il 2013 la situazione non dovrebbe subire gravissime complicazioni, nè particolari appesantimenti. La speranza dei consumatori è tuttavia riposta alla possibilità che un nuovo governo possa diminuire le aliquote, modificare i calcoli delle basi imponibili, incrementare le detrazioni o (ma è ben più arduo) eliminare l’imposizione per le abitazioni principali.

In attesa di gradite novità, la determinazione dell’importo, anche per il 2013, non dovrebbe subire cambiamenti. Pertanto, l’importo dell’Imu sarà calcolato applicando l’aliquota alla base imponibile, tenendo altresì in considerazione le detrazioni per abitazione principale o figli a carico.

A sua volta, la base imponibile continuerà ad ottenersi moltiplicando la rendita catastale (o il reddito dominicale), rivalutato del 5 per cento (se fabbricato) o del 25 per cento (se terreno), con il moltiplicatore della categoria catastale (per i fabbricati nel gruppo A, il moltiplicatore è 160).

Una volta calcolata la base imponibile, si procede all’applicazione dell’aliquota base, eventualmente modificata dalle singole amministrazioni comunali su propria deliberazione. Per l’abitazione principale l’aliquota è fissata nello 0,4%, con una capacità di modifica da delibera del consiglio comunale, dello 0,2% in aumento o in diminuzione. Per le abitazioni non principali, l’aliquota è dello 0,76%, incrementabile o diminuibile dello 0,3% a seconda delle decisioni comunali.

Per quanto infine attiene le detrazioni, in attesa di eventuali novità continua ad applicarsi una detrazione di 200 euro annui per la prima casa, e di 50 euro per ogni figlio nel nucleo familiare, di età non superiore a 26 anni, e residente anagraficamente e abitualmente dimorante nella stessa abitazione per la quale si richiede la detrazione.

TARES

Il vero nodo da sbrogliare è tuttavia relativo alla Tares: quanto peserà sulle tasche degli italiani la nuova tassa sui rifiuti e sui servizi?

Considerando che non tutti i dati relativi alla Tares sono già noti (è comunque pressochè certo che, salvo clamorosi passi indietro, si pagherà in tre rate – maggio, settembre e dicembre, o in due rate – a maggio e dicembre), non possiamo che affidarci alle stime compiute dai tecnici e dalle associazioni dei consumatori, e fare una media: scopriamo così che la Tares 2013 dovrebbe pesare per circa 300 euro, ovvero 75 euro in più di quanto non sia stato (e sarà) per l’Imu sulla prima casa.

Non solo: si tenga conto che la Tares rischia di essere più cara di almeno 80 euro rispetto alla vecchia Tarsu (con la nuova tassa che ingloberà anche il supporto a servizi diversi da quelli legati alla gestione dei rifiuti), e che l’aumento del 2013 si aggiunge a quanto già riscontrato nel 2011 (+ 2,4%) o, complessivamente, negli ultimi cinque anni (+ 14,3%).

I calcoli non finiscono qui: a conferma del fatto che la pressione fiscale italiana ha oramai toccato quote record, si pensi che sommando l’Imu (prime e seconde case) alla Tares, il peso delle imposte sulle tasche dei contribuenti sale a 916 euro medi e, in totale, il gettito complessivo ammonterà a oltre 33 miliardi di euro.

Preoccupa, infine, la concentrazione del calendario fiscale di dicembre, mese che vede il saldo della Tares e dell’Imu – oltre a ulteriori balzelli. La tredicesima, per gli italiani, rischia così di essere totalmente assorbita dal fisco.

Fonte: Condominioweb.com
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