La lunga notte dalla “Stabilità” tra novità e delusioni

imposte-casaDopo il via libera del Senato, la manovra passa alla Camera per la seconda lettura.

UN TESTO SUSCETTIBILE DI MODIFICHE. Con 171 voti favorevoli, 135 contrari e nessun astenuto, il Senato ha approvato il maxiemendamento del disegno di legge di stabilità che ha interamente sostituito il vecchio ddl di stabilità, sul quale si è deciso di apporre la questione di fiducia al fine di accelerare l’esame. Si è compiuto sicuramente un passo importante per una sostanziale riformulazione del sistema delle tassazione sulle abitazioni inserendo anche nuove agevolazioni. Il maxiemendamento contiene infatti, importanti novità per il settore casa ma, nonostante gli sforzi adoperati, sicuramente verrà modificato, ritoccato e forse… migliorato.
Analizziamo, in questo breve quadro riepilogativo, quali saranno le principali novità per il settore immobiliare.

IMPOSTE SULLA CASA. Da due si passa a tre. Infatti, l’anno prossimo avremo la IUC (imposta unica comunale) che comprenderà imu, tasi e tari. Come funzionerà? Tutte le tre componenti, che compongono la IUC, saranno proporzionate in base alla tipologia dell’immobile. Le prime case non di lusso, saranno esenti solo dall’imu, le seconde abitazioni e gli altri immobili dovranno versare tutti e tre le componenti, della IUC. La somma delle aliquote imu e tasi non potrà però superare il 10,6% per mille, contro l’11,6% previsto dalla trise. I Comuni avranno a disposizione 500 milioni per introdurre detrazioni legate ai carichi familiari e ridurre il prelievo sulle prime case fino ad azzerarlo. Ricordiamo che in base al testo licenziato, ad oggi, circa 74.000 le case di lusso (categoria A/1, A/8 e A/9) continueranno a pagare l’imu salvo la riforma del Catasto che potrebbe anche ridefinire il concetto di abitazione di lusso. Inoltre, l’Imu, per ora, torna ad applicarsi anche agli immobili agricoli (salvo modifiche in seconda lettura del testo).

Seconda componente della IUC è la Tasi che rappresenta, in questo nuovo sistema di tassazione, la vera novità. Servirà a finanziare i servizi c.d .indivisibili, (illuminazione, verde pubblico, sicurezza) ovvero tutte le attività locali che incidono sulla collettività. La Tasi deve essere pagata sia dal possessore che dall’utilizzatore dell’immobile: praticamente anche l’inquilino sarà chiamato a pagare per un importo oscillante tra il 10% e il 30% del totale. Il Comune, salvo detrazioni per le abitazioni principali, tenendo conto della capacità contributiva della famiglia, si riserverà di applicare sconti anche alle case di vacanza e agli altri immobili utilizzati saltuariamente. Secondo una simulazione effettuata dalla Confedilizia la Tasi può pesare fino a 7,5 miliardi in più rispetto alla vecchia Imu.

Infine abbiamo Tari ovvero la tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti: cambia il nome ma non la sostanza. Verrà convogliata all’interno della Iuc.

La composizione della nuova imposta comunale
Imu
Sarà pagata solo dai possessori della prima casa di lusso, ville, castelli e seconde abitazioni. L’importo sarà rateizzato due volte l’anno: giugno e dicembre.
Tasi
Viene applicata sui servizi indivisibili.
Tari
È la vecchia tassa sui rifiuti (ha cambiato solo il nome)

MA COSA SI PAGHERÀ NEL 2014?

le prime case (non di lusso) non dovranno pagare l’Imu, mentre si pagherà la Tasi e la Tari;
prime case di lusso pagheranno l’Imu fino al 6 per mille, pagheranno la Tasi e pagheranno, da ultimo, la Tari sempre in base alla grandezza della casa posseduta.
i possessori delle seconde case pagheranno l’Imu, compresa anche la Tasi e si pagheranno i rifiuti (Tari) in base ai metri quadri.
inquilino: dovrà pagare i rifiuti che produce ed anche una quota della Tasi. Questo potrebbe comportare un aumento dei contratti di locazione in nero.

BONUS RISTRUTTURAZIONI E MOBILI. Su questo fronte la legge di stabilità non ha introdotto nessuna novità di rilievo. Rimane, infatti, la norma che ha previsto la proroga per il 2014 degli sgravi fiscali Irpef per i lavori di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico rispettivamente al 50% e al 65%. In realtà ci si aspettava di più su questo fronte infatti forse una delle norme che sarà modificata quando sarà sottoposta all’esame della Camera. Realacci e Capezzone sono del parere che le agevolazioni andrebbero rese strutturali evitando il ritorno alla “vecchia” detrazione del 36%, prevista a legislazione vigente per il 2015.

FONDO DI GARANZIA MUTUI. E’ stato rafforzato il c.d. Pacchetto casa gi à previsto nel vecchio decreto Imu (Dl n. 102/2013), prevedendo una sistema di garanzie pubbliche su mutui e prestiti, nella quale confluiscono fondi vecchi e nuovi. Il Fondo di garanzia per la prima casa, viene rifinanziato con altri 200 milioni di euro all’anno tra il 2014 e il 2016. Si potrà accedere a tale fondo per la misura massima del 50% della quota capitale per finanziamenti connessi all’acquisto, alle ristrutturazioni, all’accrescimento dell’efficienza energetica, dando priorità alle giovani coppie, ai lavoratori precari con meno di 35 anni, ai nuclei monogenitoriali. Soddisfazione ha espresso il Ministro Lupi che ha detto ‘l’impegno del governo per la casa si fa sempre più concreto. Questo fondo rientra nel Sistema nazionale di garanzia nel quale vengono ricompresi tre fondi che godono della garanzia dello Stato: quello già esistente per le Pmi, uno dedicato ai grandi progetti di ricerca e innovazione e un terzo per la prima casa inclusi interventi diretti a ristrutturazione ed efficienza energetica. Presto il secondo passaggio del piano casa che affronterà l’emergenza degli affitti, della morosità incolpevole e dell’immissione sul mercato degli alloggi sfitti e invenduti.

SICUREZZA ANTISISMICA. Fortemente voluto dal Senatore Realacci, confermati anche dai dati diffusi per uscire dalla crisi è necessario investire anche sull’edilizia, realizzando un nuovo processo di riqualificazione “verde” ed attuando un sistema di consolidamento antisismico del patrimonio esistente, come peraltro richiede anche l’Unione europea. Il presidente della commissione ambiente, peraltro con il sostegno pieno di tutte le forze politiche, rilancerà quindi le misure per i bonus all’interno della legge di stabilità. Per tali motivi per la messa in sicurezza degli edifici che si trovano nelle zone ad alto rischio sismico continueranno a usufruire della detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2014, dai 1 gennaio 2015 al 31 dicembre l’agevolazione passerà al 50%. Inoltre il governo ha destinato appena 180 milioni per i prossimi tre anni per far fronte al dissesto idrogeologico. Infine, proprio ieri, è stato presentato un apposito disegno di legge per la salvaguardia del territorio dalle calamità naturali che prevede anche l’istituzione della figura del cosiddetto “geologo di zona” nell’intento di favorire la prevenzione da qualsiasi forma di rischio collegato alle catastrofi naturali.

Fonte: Condominioweb.com

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