Il condominio diventa sempre più “verde”. Ecobonus per riqualificazione energetica, la detrazione fiscale sale al 65%

ecobonusPer i lavori di riqualificazione energetica in condominio accordata la proroga fino a giugno 2014.

La detrazione sulle ristrutturazioni edilizie viene riconfermata al 50% fino a fine 2013 facendo rientrare anche cucine, armadi a muro e agli interventi di riqualificazione antisismica.

Una lunga attesa.
La notizia già circolava. Tutti aspettavano la chiusura del Consiglio dei Ministri per averne conferma. Il Ministro delle Infrastrutture Lupi in Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici, da un lato, ed Ermete Realacci, dall’altro, avevano più volte sottolineato la necessità della proroga di entrambe le agevolazioni fiscali, per dare un concreto impulso alle ripresa economica e far tirare un piccolo sospiro di sollievo alle imprese del settore edile che sono state le più colpite dalla crisi economica. Poco dopo le 13.00 di ieri, il Ministro Lupi lancia un twitt: “Ok a sgravi fiscali 50% per ristrutturazioni, mobili, antisismica e 65% per ecobonus. Bene, segnale concreto e forte per la ripresa!”. A seguire, Flavio Zanonato, uscendo da Palazzo Chigi precisa: “l’ecobonus per l’efficienza energetica è stato prorogato di sei mesi per i privati e di un anno per i condomini”.

Ecco le norme previste dal decreto.
Al termine della riunione è stato diramato un comunicato stampa in cui si spiegano le modalità applicative e di utilizzo dei bonus. Obiettivi del decreto legge: promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici, favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici, sostenere la diversificazione energetica, promuovere la competitività dell’industria nazionale attraverso lo sviluppo tecnologico, conseguire gli obiettivi nazionali in materia energetica e ambientale.

Le modifiche introdotte.
Vi sarà un forte potenziamento dell’attuale regime di detrazioni fiscali che passerà dal 55% per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (detrazione in scadenza il 30 giugno prossimo) al 65%, concentrando la misura sugli interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. Opportunità rilevante per tutti i proprietari che decideranno di migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio e delle case. L’ecobonus sarà concentrato sugli interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. Ovviamente questa sarà una opportunità per far fare un salto di qualità perché i tetti di copertura dello stabile, parti comuni e facciate sono gli elementi che permettono di aumentare di più le performance energetiche degli edifici che in Italia a volte sono dei veri colabrodi energivori che consumano fino a 162 kWh per mq all’anno rispetto ad edifici all’avanguardia che consumano solo 16 kWh all’anno. La finalità è quella di ridurre la quantità edifici energivori.

Attenzione, questa è l’ultima proroga. Sicuramente l’aumento di 10 punti dell’importo detraibile per le detrazioni su ristrutturazioni energetiche, darà una bella “scossa” per le costruzioni a partire dalla seconda parte del 2013. Però vi è un limite temporale: “non ne sono previste successive”, afferma la nota governativa, “stabilita per dare la possibilità a quanti non lo avessero già fatto di migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio”.

Gli sconti fiscali sul risparmio energetico.
Gli sgravi fiscali per le riqualificazioni tese all’efficientamento energetico (c.d. ecobonus) passano dal 55 al 65%, con una doppia proroga: un anno per i condomini e sei mesi per famiglie e privati cittadini. Il motivo di una differente durata della proroga del bonus per l’efficientamento energetico degli edifici è dovuto, secondo il Ministro Zanonato, alla possibilità di accedere ai finanziamenti del fondo Kyoto. Lo scopo della differente durata dell’ecobonus è legata proprio alla durata del fondo, oltre al fatto che gli interventi eseguiti sugli edifici condominiali sono di una rilevanza e durata superiore a quelli che possano riguardare un singolo appartamento.

Gli sconti fiscali per le ristrutturazioni edilizie.
Rientrano nell’agevolazione fiscale del 50% anche i mobili fissi, come cucine e armadi a muro, ovvero tutte le cose che in molti paesi fanno parte dell’edificio, fisse all’interno di un appartamento. Il bonus si estende anche agli interventi antisismici.

Ma gli interventi antisismici in quale categorie rientrano?
Sull’inclusione delle opere di adeguamento antisismico, i Ministri Realacci e Zanonato hanno dato una interpretazione diversa: Realacci, include anche gli adeguamenti dell’edificio in funzione antisismica. Zanonato e Lupi, invece, riconducono gli sgravi per l’antisismica nell’ambito delle misure del 50%.

Chi è rimasto fuori?
Secondo quanto previsto dal testo non rientrano negli incentivi gli interventi “di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria”. Nel perimetro del bonus restano invece i soli interventi riferiti all’involucro edilizio, inteso come l’insieme di “elementi e componenti integrati di un edificio che ne separano gli ambienti interni dall’ambiente esterno”.

Le modalità per beneficiare.
Per le spese documentate sostenute a partire dal 1° luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 30 giugno 2014 (per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio), spetterà la detrazione dell’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in 10 quote annuali di pari importo. L’effetto concentrato nel tempo della proroga e l’aumento della percentuale della detrazione, possono dare un forte impulso all’economia di settore e in particolare al comparto dell’edilizia specializzata, caratterizzato da un forte calo occupazionale.

Recepimento della Direttiva 2010/31.
Nell’ottica di recepimento della Direttiva 2010/31 in materia di prestazione energetica, si legge nella nota, viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l’altro, delle caratteristiche termiche dell’edificio nonché degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda; vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti, da applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti ogni 5 anni. Nasce la definizione di ‘edifici a energia quasi zero’ e viene redatta una strategia per il loro incremento tramite l’attuazione di un Piano nazionale che comprenda l’indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.

Sistema di certificazione della prestazione energetica.
Viene, infine, previsto un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, nonché raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi. La redazione dell’attestato è obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un’unità immobiliare. Saranno esclusi da quest’obbligo tutti gli immobili dunque dovranno essere dotati del Certificato, anche se il nel nostro Paese la verifica della dotazione avviene solo all’atto del trasferimento, che dopo la prima emissione avrà una validità di 10 anni, fatta eccezione per i seguenti: edifici e monumenti protetti, luoghi esclusivi di culto e attività religiose, costruzioni temporanee per destinazione d’uso uguale o inferiore a due anni, edifici o parti di edifici isolati con meno di 50 metri quadri e edifici usati meno di 4 mesi all’anno.

Fonte: Condominioweb.com

Contattateci per maggiori informazioni al n. 06/78394982

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