Dia e Scia, lavori senza autorizzazione: queste le eccezioni
Non tutti i lavori in casa necessitano di Dia e Scia e, pertanto, per ottenere il bonus del 50% sulle spese di ristrutturazione e di recupero del patrimonio edilizio non è sempre necessario allegare tale documentazione. Ad ogni modo, il perimetro di tali interventi non è eccessivamente ampio, e riguarda prevalentemente i comparti delle barriere architettoniche, della prevenzione di furti e infortuni, e della cablatura degli edifici. Ma andiamo con ordine
Stando a quanto sancito dalle attuali disposizioni, non richiedono Dia e Scia alcuni interventi strutturali come l’eliminazione delle barriere architettoniche che riguardano ascensori e montacarichi, come ad esempio la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione. Nei confronti dei portatori di handicap, sono inoltre agevolati gli interventi finalizzati a realizzare quegli strumenti utili per la loro mobilità, come l’installazione di un servoscala e i motorini elettrici per le tapparelle.
Come anticipato, particolarmente ricca sembra essere la gamma di lavori agevolabili per quanto riguarda il contrasto di infortuni e furti. Tra i primi, l’installazione di rilevatori di gas e il cambio delle tubature relative, la riparazione di una presa non funzionante e potenzialmente pericolosa, o ancora l’installazione di un corrimano e del necessario salvavita. Tra i secondi, l’installazione di porte blindate, il cambio di serrature, lucchetti e quant’altro possa prevenire gli atti illeciti da parte di estranei; ancora, saranno ricomprese le operazioni di installazione di saracinesche e vetri antisfondamento, i sistemi antifurto, l’installazione di telecamere, le cassaforti a muro.
Al fine di favorire la cablatura degli edifici, infine, non sono richieste Dia e Scia per gli interventi di installazione di cavi o di fibre ottiche che possano interconnettere le unità immobiliari abitative nell’edificio.
Per tali interventi, al fine di poter beneficiare dello sconto del 50 per cento sulle relative spese, nulla cambia a parte l’eliminazione della comunicazione di inizio lavori al centro operativo delle Entrate di Pescara, che in passato era invece richiesta a pena di decadenza dal beneficio. Sarà invece necessario predisporre una semplice autocertificazione in cui si indica la data di avvio dei lavori e gli interventi effettuati, con annotazione di quelli agevolabili.
Fonte: Condominioweb.com
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