Cani in condominio: chi meno abbaia crea meno problemi

cani-in-condominioLa Riforma dello Statuto condominiale (art. 1138, quinto comma, c.c.) oggi impedisce al condominio di poter vietare ai residenti di detenere animali, innegabile diritto per molte persone anche perché riveste un indubbio valore sociale, pensiamo solo al valore scientifico che oggi giorno viene dato alla pet therapy, vista quest’ultima in tutte le sue sfaccettature, partendo ad esempio da quella più semplicemente psicologica; è ormai certo che l’affetto che gli animali sanno donare non può che avere un effetto positivo sulla psicologia dei membri della famiglia che li ospita. Ma se l’animale in un qualche modo arreca fastidio o addirittura molestia agli altri residenti nell’edificio?

E’ recente ad esempio una sentenza del Tribunale di Lucca. Il cane abbaia giorno e notte? Condannato al risarcimento danni il condomino che, prendendo quali riferimento alcune sentenze delle Cassazione, ha condannato il proprietario di un cane a risarcire i vicini, avendo questi ultimi per anni subito danni alla loro integrità psico-fisica a causa del continuo abbaiare del medesimo animale. Il proprietario era già stato in precedenza “condannato” dal Giudice di Pace ad adottare le misure idonee per evitare che il continuo abbaiare del suo cane potesse turbare la quiete degli altri condomini, cosa che evidentemente non gli era riuscita, tanto da spingere i vicini a rivolgersi al Tribunale Ordinario subendo questi ultimi di fatto un effetto contrario alla stessa pet therapy della quale poteva godere invece il proprietario.

Come poter quindi conciliare i rispettivi diritti di vicinato? Semplice, chi volesse godere della irresistibile compagnia di un cane e degli effetti benefici che la stessa può donare, ma volesse allo stesso tempo non recare disturbo ai propri vicini e non rischiare ripercussioni da parte di questi ultimi, potrà semplicemente scegliere un cane che “non abbaia”; ebbene si, non tutti i cani sono uguali, a parte l’educazione degli stessi, comunque basilare, è scientificamente provato che alcune razze non abbaiano o abbaiano molto meno delle altre, alcune invece, al contrario, sono portate, per natura, ad abbaiare addirittura quasi senza motivo. Quindi il residente in condominio che voglia vivere una vita tranquilla e non avere problemi con i propri vicini, potrà semplicemente informarsi e scegliere una delle razze più adatte anch’esse alla vita condominiale; esperienze personali portano addirittura a constatare che se la scelta è quella giusta e se l’animale quindi non reca alcun disturbo ai vicini, lo stesso non potrà che divenire addirittura la mascotte dell’edificio, il più coccolato, con la soddisfazione dell’animale e, soprattutto, di tutti.

Esistono addirittura delle classifiche ben precise a livello scientifico e facilmente rintracciabili, facciamo alcuni esempi partendo dalle razze che usano abbaiare meno, quali: Boxer, Bulldog, Bouledogue Francese, Dogue de Bordeaux, Golden Retriever, Rottweiler, Terranova, Alano (questi ultimi tre forse un po’ “grandicelli” per un appartamento), Labrador, Dalmata (tutte queste, fra l’altro estremamente adatte anche alla convivenza con eventuali bambini); passando per quelle “intermedie” quali il Pastore Tedesco, lo Shih Tzu, il Bassotto, il Carlino, il Boston Terrier; quelle ad “alto rischio”, come il Maltese, il Setter (ed in linea di massima tutti quelli originariamente da caccia), il Volpino, il Chihuahua, il Pechinese, il Pincher e per finire, purtroppo, con quelle che quasi sicuramente faranno arrabbiare i vicini, perché con l’abbaio pressoché gratuito, quali Beagle, Fox Terrier, Schnauzer (più la versione piccola, piuttosto che quella grande), Yorkshire e Jack Russel.

Speriamo di non fare arrabbiare gli amanti di alcune comunque magnifiche razze, ma pur tenendo conto che anche l’educazione dell’animale sin da cucciolo ha la sua importanza e che non si può fare di tutta l’erba un fascio, risulta indubbio che alcune razze siano a maggior rischio rispetto al desiderio di una serena convivenza con i vicini; mettiamola così, se comunque si volesse adottare un cucciolo che darà indubbiamente grandi soddisfazioni, ma il freno e la remora siano addebitabili alla paura di perdere i rapporti di buon vicinato, oggi c’è la possibilità di scegliere in modo ponderato e continuare a vivere una vita tranquilla.

Fonte: www.condominioweb.com

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